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Mister Cuesta
Le ovvietà che non si possono nascondere
La scommessa di due milioni di euro
Tant co cambia? Vista e rivista
Il mercato? Pradesa al fa imbasti!


ByBottoli - Conferenza stampa - Carlos Cuesta si presenta al Parma: "L'età è solo un numero, onorato di far parte di un grande club"
La conferenza stampa si è tenuta giovedì 26 giugno alle ore 15.00 allo stadio Tardini, con Cuesta affiancato dall'amministratore delegato Federico Cherubini.
Cuesta, 29 anni e reduce dall'esperienza come assistente di Arteta all'Arsenal, è alla sua prima avventura da capo allenatore. Ha esordito ringraziando il presidente Krause, la società e l'Arsenal per avergli permesso di arrivare al Parma, e ha voluto esprimere gratitudine anche ai precedenti tecnici Pecchia e Chivu per il lavoro svolto, che fornisce le basi per costruire il presente e il futuro.
Le prime parole e le sensazioni di Cuesta
Il tecnico spagnolo si è detto onorato di far parte della storia di un club così importante in Italia e all'estero. Ha sottolineato come il feeling con la società sia stato naturale fin dai primi contatti, percependo grande fiducia. Riguardo alla sua giovane età, Cuesta ha affermato con decisione: "L'età per me è solo un numero. Non voglio che sia un alibi o una scusa, voglio essere valutato solo come allenatore del Parma e dare il meglio, come ho sempre fatto nella mia vita."
Ha raccontato di aver iniziato a lavorare a 24 anni all'Arsenal con giocatori più grandi di lui, e per questo ritiene fondamentale instaurare un buon rapporto e far capire ai ragazzi che è una brava persona. Il suo obiettivo è creare un feeling che permetta ai giocatori di esprimere il loro valore. Non ha un modello specifico di riferimento, ma cerca di imparare da tutti, non solo dal mondo del calcio, e di dare ai giocatori l'opportunità di crescere.
Visione tattica e obiettivi
Cherubini ha spiegato che la scelta di Cuesta non è stata fatta per stupire, ma perché il suo profilo rispecchia gli obiettivi a medio termine del club, avendo avuto diverse esperienze internazionali sia con le prime squadre che con i settori giovanili.
Cuesta ha descritto la Serie A come un campionato con tanti bravi giocatori e allenatori, definendola una "sfida veramente bella". Ha espresso l'intenzione di creare una squadra organizzata in tutti i reparti con principi di gioco chiari. L'obiettivo sarà sfruttare al massimo le potenzialità dei giocatori, costruendo una personalità di squadra forte. Ha sottolineato l'importanza della versatilità, volendo una squadra che abbia diverse soluzioni per affrontare i vari contesti di gioco. Il concetto di "squadra" è stato ribadito più volte, con l'idea che tutti, attaccanti e difensori, debbano muoversi su una stessa linea, con compiti e responsabilità diverse.
Pur non nominando esplicitamente la salvezza come obiettivo, è chiaro che Cuesta e il Parma puntano a una stagione solida in Serie A. La sua presentazione ha trasmesso un'impressione di determinazione e chiarezza d'intenti, lasciando intendere che il suo approccio sarà improntato al lavoro intenso e alla valorizzazione del gruppo.

ByManso - Cherubini ci ha detto tutto quello che già sapevamo e non poteva essere diversamente. L'ovvio è stato proprio ovvio e quindi non è che ci sia di più da aggiungere sul come e sul perché si sia arrivati a questa ennesima scommessa che si chiama Carlos Cuesta. Tre allenatori "scommessi" e per ora siamo 1-1 (Maresca e Chivu) e Cuesta? Bhe pare la controfigura di Maresca. Anche se Maresca almeno l'eva zughé a balo'.
Ma tant'è che si vede che a KK piacciono le scommesse e Cherubini non è che sia un manager che non asseconda i desideri del gran capo, altrimenti col cacchio che avrebbe scommesso su Chivu, che anche se nessuno lo ha detto, lo avevano fatto fuori dall' Inter Primavera. fatevi una domanda e datevi una risposta, perché altrimenti ve la do io!
Dopo tre anni di Primavera e uno scudetto vinto, se l'Inter avesse creduto in Chivu, lo avrebbe lasciato senza lavoro o magari lo avrebbe fatto andare in qualche società amica a farsi le ossa, proprio come si fa con i giocatori giovani? Bhe, dai, mica devo suggerirvi la risposta.
E poi, dopo averlo mollato, lo han ripreso con appena tre mesi di esperienza in Serie A, dimostrando, questo si, che ha un culo che fa più che chiaro?
I misteri della fede calcistica, tipo quella di Chivu, si potrebbero spiegare con la stesura di un nuovo Vangelo targato "ma vai al Diavolo"...hahahah.
Tornando alla seconda scommessa di Cherubini, c'è da dire che la prima, quella di Chivu, è stato si un oline di quelli che si possono raccontare anche ai pronipoti e che fanno la storia di chi la scommessa l'ha vinta. Ne può andare davvero fiero Cherubini, ma è anche vero che i giocatori, prima o poi ci lasciano le penne, perché tutti sappiamo che il Banco vince sempre. Il lungo andare è la forza del Banco e quindi se si è giocatori oculati e non si vuol perdere tutto quello che si è appena vinto, si scommette stando i pe in t'la gera.
E qual' è la ghiaia di Cherubini?
E' prendere un Mister giovane ed inesperto e far così contento il suo Presidente che su queste cose ama anche lui scommettere.
Solo che Cuesta arriva ad inizio campionato con un contratto biennale da un milione di euro all'anno e quindi le poca roba, su qutersentcinquanta milio bele spes.
Due mesi e poi se le cose non vanno come non andarono con Maresca, un bel calcetto nel culo e tutto ricomincia da capo. Se invece va bene, allora diremo che la coppia Cherubini/KK son dei grandi.
Tra i due milioni dell' ingaggio di Cuesta e il prezzo da pagare per diventare i chiaroveggenti del Calcio targato "america", bhe non c'è paragone!
Ja pagris anca mi!
Quindi cari miei, nessuna preoccupazione per il Mister, ma sul mercato, ad ora, c'è da dire cal fa schifo!
Eravamo balordi e ora li siam ancora di più, anche se ci si può aspettare qualunque cosa che però non sia acquistare giocatori affermati e costosi.
Il Parma di KK ci ha regalato tante sole pagate fior di milioni e che hanno portato il Pres. a tirar fuori quasi 500 milioni di euro tra spese di mantenimento e appunto tra acquisti di giovani speranze, che son stati pagati come giocatori di ben altro spessore.
Il Parma questi giovani di belle speranze, li  ha ancora a carico e li ha sfruttati per fare 3 anni di B e uno e mezzo di A, ma poi?
Forse ne vendono un paio, forse tre, ma quanto incasseranno al Parma per questi due o tre? Se arrivano a 50 milioni sarebbe un successo!
Da ciò si evince, 500 milioni per recuperarne il 10%; a diris che coste chi l' è un sistema insostenibile se non si trattasse del giochino di KK.
A questo punto c'è solo da augurarsi che il giochino di KK e della sua famiglia non si rompa, perché le conseguenze di tale rottura le pagherebbe solo il Parma Calcio.
Sia ben inteso, non in senso economico, perché se c'è una cosa che dico da sempre e che fino ad ora posso ripetere, è che  il Parma Calcio con gli aumenti di capitale di KK (400 milioni) è una società più che sana.
Poi come li ha spesi, saran anche cazzi suoi e però anche miei e di tutti quelli che tifano Parma...perché non si può dimenticare che una Società di calcio è per molti una fede e quindi di conseguenza, Krause è il padrone di una schiera di fedeli che amerebbero che chi comanda imparasse a spenderli bene...
E Cherubini? Se KK è il padrone della Fede e quindi il nostro Dio, Cherubini è il nostro Papa.
E speriamo che non si debba dire quello che ormai è storia di questo Parma americano: "Morto un Papa, se ne fa un altro"!
E no è, adesa a sema stuf!!!
Rido....









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