Dott. Rezzonico - Una sconfitta a Frosinone ed una vittoria a Cittadella mantengono il Parma in scia e tengono vive le aspettative dei tifosi, dei simpatizzanti e degli sportivi crociati.

Un campionato di serie B che dice tanto o poco, a seconda dai punti di vista; certo è che non c’è una squadra che emerga per gioco  collettivo ed il Parma non ne è certo esente. Anche se, ad esser sinceri, nelle ultime gare pur con limiti e poca continuità, i crociati hanno dato segno di concretezza senza orpelli.

Non siamo a livelli del “Culo di Sacchi” di Gnocchi memoria, ma nemmeno al calcio champagne di Guardiola.

Un campionato dicevo che è abbastanza livellato, ma verso il basso e che, senza alcuno sconto, paga dazio di una “politica calcistica” obsoleta, anacronistica e fuori dal tempo. Non esiste cultura e non sembra esserci nemmeno la voglia di voler intraprendere strade e dinamiche diverse.

E chi ne paga le conseguenze è sempre lo spettacolo ed il calcio giocato.

Numeri alla mano però il Parma ha il maggior numero di vittorie e, dopo i primi mal di pancia, sembra proiettato ad un campionato di vertice complice anche il fatto che le altre accreditate alla promozione sembrano sempre “aspettare” i crociati.

La “quadra” di Formazione sembra averla trovata D’Aversa e credo che l’aspetto su cui oggi debba lavorare sia quello mentale e di approccio alla gara.

La rosa sembra comunque presentare lacune in alcuni reparti e, pur stimando calcisticamente il ragazzo, credo che Mazzocchi non sia un difensore. Abbiamo necessità di una punta perché Calaiò, pur essendo prezioso per caratteristiche tecniche e capacità, abbia una carta di identità che parla chiaro e potrebbe avere dei cali in momenti topici.

Capitolo società: è fatta per i cinesi a quanto sembra e questo dovrebbe essere un bene. Vedremo presto quale sarà il cambiamento che comporterà questo passaggio di quote.