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Heidenhmim - Parma 2-1 Commento e Audio - CalcioDucale

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HEIDENHEIM - PARMA
2-1
COMMENTO AUDIO
ByManso/ByBottoli - Allarme rosso in casa Parma: le amichevoli svelano una squadra senza idee e con gravi lacune

La pre-season del Parma si chiude con un pesante campanello d’allarme, culminato nella sconfitta per 2-1 contro l'Heidenheim. Se le prime uscite estive avevano mostrato una certa solidità difensiva, l'ultima amichevole ha palesato gravi carenze in tutti i reparti, sollevando seri dubbi sulla preparazione e sulle scelte tattiche del tecnico Carlos Cuesta in vista dell'inizio di stagione.

La difesa la bala e l'atac le da zero a zero
La partita contro l'Heidenheim ha messo in luce una fragilità difensiva inaspettata. La squadra ha sofferto a causa di marcature blande e distrazioni individuali, con il primo gol subito (segnato da Siersleben) dovuto a un errore di marcatura del neo-acquisto Ndiaye e il raddoppio, firmato da Leo Scienza, causato da una disattenzione di Circati. Nonostante la presenza del trio difensivo titolare, la retroguardia è apparsa "ballerina" e disorganizzata.
Ancora più preoccupante è la totale mancanza di incisività in attacco. Le fonti definiscono il gioco offensivo del Parma come "macchinoso e prevedibile", incapace di creare occasioni da gol. La coppia d'attacco Benedyczak-Pellegrino non solo non è riuscita a rendersi pericolosa, ma ha anche faticato a dialogare, evidenziando una profonda assenza di schemi e idee. Anche le altre coppie d’attacco provate durante la preparazione non hanno dato segnali di miglioramento.

Un centrocampo senza creatività e il mistero Cuesta
Anche il centrocampo, schierato con il 3-5-2, non è riuscito a fare da filtro e a sostenere la fase offensiva. Si lamenta una mancanza di rotazioni e un'assenza di "incursori abili", che lasciano gli attaccanti completamente isolati. Il talentuoso Bernabé sembra soffrire particolarmente, relegato a un ruolo più da "ragioniere che da creativo" e sempre più ai margini della manovra.
Le parole di mister Cuesta nel post-partita, in cui si è detto soddisfatto per la "disponibilità e la volontà" della squadra, hanno lasciato "di stucco" gli osservatori, che leggono tra le righe un disallineamento tra il tecnico e una società che, nonostante le plusvalenze incassate, non sembra aver rafforzato la rosa adeguatamente.

Plicco unica nota positiva in un quadro allarmante?
Nel panorama desolante di questa pre-season, l'unica vera nota positiva è la crescita del giovane Elia Plicco (al ragaz le tant bo, tant l'era gram so pà .. rido), autore del gol della bandiera contro l'Heidenheim. La sua performance è l'unica luce in un periodo che, secondo i commentatori, dovrebbe far suonare "campanelli d'allarme" per indurre a una riflessione e a un immediato intervento sul mercato, prima che la squadra si ritrovi impreparata ad affrontare il campionato. E si, adesa anca Plicco il pompen c'me 'na camra d'aria. Laserel ster, no?


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