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Commenti e Pagelle 2020-21

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Napoli - Parma 2-0

Tabellino
Marcatori: 32′ pt Elmas, 37′ st Politano
SSC NAPOLI: Ospina, Demme, M. Rui (32′ st Maksimovic), Elmas (32′ st Hysaj), Lozano, Zielinski (25′ st Bakayoko), Di Lorenzo, Insigne (cap.), Koulibaly, Petagna (18′ st Politano), Manolas.
A disposizione: Meret, Contini,  Osimhen, Ghoulam, Rrhamani, Cioffi, Lobotka.
Allenatore: Gattuso.
PARMA CALCIO 1913: Sepe, Pezzella (34′ st Busi), Conti, Gagliolo, Grassi (1′ st Hernani), Cornelius, Kurtic (36′ st Cyprien), Brugman (34′ st Man), Osorio, Gervinho (cap.), Kucka.
A disposizione: Colombi, Iacoponi, Sohm, Zagaritis, Mihaila, Dierckx, Brunetta, Sprocati.
Allenatore: D’Aversa.
Arbitro: Sig. Federico La Penna (Roma 1). Assistenti: Sig. Giovanni Baccini (Conegliano) – Sig. Vito Mastrodonato (Molfetta). Quarto uomo: Sig. Marco Serra (Torino). V.A.R.: Sig. Aleandro Di Paolo (Avezzano). A.V.A.R.: Sig. Stefano Del Giovane (Albano Laziale).
Angoli: 7-6. Ammoniti: Gagliolo (P), Pezzella (P). Conti (P), Demme (N), Elmas (N), Brugman (P). Recupero: 1’pt, 4′ st.ZIONI IN ENTRATA E IN USCITA – FINESTRA INVERNALE 2021

Le Pagelle di Giuliano Bottoli
    
Sepe 5 mezzo: incolpevole sui gol,qualche difetto nelle uscite e nei rinvii
Conti 5 mezzo: bene in difesa su Insigne; non si vede nel gioco in appoggio in avanti
Pezzella 5: male in difesa e poco preciso negli inserimenti in avanti. Dal 80° Busi s.v..
Brugman 5: tutti passaggi in dietro, pochi passaggi in verticale e imprecisi. Dal 80° Man s.v..
Osorio 5: un passo indietro dalle ultime prestazioni; male sul primo gol e male negli anticipi ed è sfortunato nella deviazione sul secondo gol
Gagliolo 5 mezzo: titubante sul primo gol; tanta grinta ma anche qualche imprecisione
Grassi 5: dalla sua fascia con la complicità di Conti non riesce ad incidere. Dal 46° Hernani 5 mezzo: gioca più avanzato, ma commette troppi errori in appoggio
Kucka 6: tanta grinta ma è meno brillante che nelle  ultime prestazioni
Cornelius 5: l'unica vera occasione che gli capita la fallisce malamente ,poi nessuna giocata degna di nota
Kurtic 5 mezzo: fallisce una buona occasione, colpo di testa da buona posizione;  tanto impegno, ma manca l'ultimo passaggio. Dal 80° Cyprien s.v.
Gervinho 6: l'unico ad impegnare la difesa del Napoli; rientra spesso ad aiutare nel gioco difensivo.  

Numeri: D'Aversa peggio di Liverani
Il gioco è davvero migliorato!
Mister: Siam sicuri che voglia rimanere?
La mnestra riscaldeda, le sempor scota, ve!
Bologna decisiva per D' Aversa? Mmmmm


ByManso – Il Parma gioca con coraggio come forse non ha mai fatto in 4 anni di D'aversiana memoria e però, non tira mai in porta e subisce due gol che decretano l'ennesima sconfitta.
Da una parte c'è il gioco del non saper andare al tiro pur avendo sempre la palla tra i piedi e dall'altra, c'è il fatto che l'errore prima o poi lo commettono il crociati.
Abbiamo vissuto una lunga storia sulla tattica dell' aspettare l' errore altrui e ora paghiamo proprio questo.
Difficile da mandar giù, ma che ci si può fare se il tenere la palla è il risultato del nulla. Che D' Aversa conoscesse solo il contropiede è un fatto che non poteva essere nascosto a nessuno, e però, che dal suo ritorno abbia cercato di dare un'impronta ben differente a quello che era il suo credo, è altrettanto indiscutibile.
Il risultato raggiunto da questo amorfo ibrido tra contropiede e possesso palla è sotto gli occhi di tutti: nemmeno un tiro in porta, un paio di gol subiti come minimo, per errori individuali e però statistiche che parlano di un sostanziale equilibrio se si escludono i tiri in porta. Certo è che il possesso palla (55% a favore del Parma), è cosa che non si era mai vista in Serie A e soprattutto, fa specie se pensiamo che è stato ottenuto a Napoli e con il risultato in bilico per una bella oretta!
Un punto in 4 partite per D' Aversa e media di 0,25 e 12 punti in 16 partite, con una media dello 0,75. Dalla brace alla cenere; Miga bali ve!
Poi è vero che queste cose si guardano sul medio/lungo periodo e su periodi che almeno si assomiglino, ma il dato è comunque fermo lì a dimostrare che il freno a mano si è bloccato e non c'è verso di staccarlo.
Poi ignorare che Liverani ha giocato con la metà degli effettivi di quelli di D' Aversa è un'altra operazione che non si può ignorare, perché se i risultati parlano chiaro, anche i fattori che si sommano hanno la loro consapevole importanza.
Un D' Aversa cambiato nella tattica ci stava quasi convincendo, ma dopo Napoli, i dubbi che ancora nutrivamo si son attorcigliati uno sull'altro e tra l'atteggiamento del Mister in campo, tra le formazioni e le dichiarazioni, l'attorcigliamento è diventato come una matassa di lana dopo che è stata nelle grinfie di un gatto!
Non è che D'Aversa è tornato perché non poteva fare altro, vedi contratto, e ora non vede l'ora di mollare la storia imperfetta?
Le dichiarazioni di domenica (“ho richiesto giocatori che non sono arrivati”), non sono un gran bel vedere e nemmeno un gran bel sentire, perché come avevamo ampliamente previsto, quando riscaldi una minestra la pasta diventa comunque scotta e il risultato non può essere come quello di una minestra fatta sul momento.
L'atteggiamento del Mister, sia in panchina che in sala stampa non è quello del D' Aversa che abbiamo imparato a conoscere in questi anni e chi lo nega, lo fa solo per coprire il brutto vedere.
Ci sbagliamo? Dai su, ha bocciato clamorosamente la campagna acquisti mandando in campo tutti i giocatori che aveva lui, gente che teneva in panchina comresa.
Se stiamo alle dichiarazioni (“non sempre le società accontentano i mister nel mercato”), dovremmo pensare che Hernani e Brugman li ha voluti lui?
Bhe dai, non sarà sicuramente stato lui a sceglierli, quelli son balordi, ma se fa queste dichiarazioni al mercato di dicembre quando tutti, ma proprio tutti sanno che non è semplice comprare chi si vuole, vuol dire che l'attacco alla società è proprio mirato.
E se è proprio mirato, vuol anche dire che il piano del Mister è quello di un nuovo  esonero da raggiungere il più presto possibile?
Ignorare che D' Aversa è stato esonerato e che è ritornato perché richiamato e solo per quello, è ignorare quanto pesa un contratto che è ancora in essere per un anno e mezzo; un contratto che vale sia per lui che per i suoi collaboratori, che anche loro “tengono famiglia”.
La pensiamo male? Può essere, ma questo nuovo D' Aversa qualcuno ce lo deve spiegare, e se non lo fa nessuno, è logico che dobbiamo buttarla lì!
La stagione non è cominciata proprio bene, e ora sta continuando sotto quella cattiva stella che tutti abbiamo davanti agli occhi, ma dare per retrocessa questa rosa, proprio non si può!
Non si può e non si deve, ma saranno le prossime tre/quattro partite a raccontarci se il Parma si salverà e affrontarle con un Mister/riscaldato che non crede nella società non è proprio il massimo!
Durerà? Non durerà?
I misteri del calcio sono come i misteri della fede, e quindi ognuno di noi può credere o non credere di poter risolvere i misteri per quello che sono i propri credo!
Se continua così, il mister al ne dura miga e l'errore di averlo richiamato, potrebbe essere decisivo!
Se si riprende moralmente e lascia da parte la spocchia che tutti ben conosciamo e si butta corpo e anima nell'impresa, la squadra, pochi bali, ce l'ha!
Domenica con il Bologna la partita è decisiva per le sorti del Mister, o almeno dovrebbe esserla.
La società, con tutto il rispetto che si può avere per come si è mossa sul mercato, ha sbagliato tutti i i tempi delle scelte ed è arrivata in ritardo su tutta la linea; questo è innegabile!
Bene, ora il tempo dello sbagliare i tempi è proprio finito!
Società avvertita, società mezza salvata!
Per l'altra metà, la squadra c'è!  
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