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Bymanso

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Dalla visura camerale del Parma Calcio 1913
Versati 3 milioni, e gli altri dove son finiti?
Chi sono e quanto sono grandi 'sti cinesi
Cosa faranno Crespo, Carra, Pizzarotti, Barilla, Dallara e Ferrari?

Bymanso - Ormai ci siamo, i cinesi hanno i soldi che riposano in una banca di Parma e tra qualche giorno  avremo il nuovo Presidente e loro il 60% del Parma Calcio 1913.

I cinesi - I media si son detti e ci han detto, basta dire Desport, molti la conoscono e il gioco è fatto!
Un gioco, questo, fatto a però nemmeno a metà e soprattutto fatto molto male, perchè la Desport è solo una piccola componente del colosso cinese che con un' altra sua controllata ha acquisito il Parma. E si, con il Parma, siam dentro ad una piccola scatola (cosa da non dire), ma il container è di quelli extra large, ve!

Il 60% del Parma sarà a giorni della “Link International Sports Limited” che ha visto la luce nel Novembre del 2015 e che nel Maggio del 2016 ha acquisito per 37 milioni di euro dal Presidente dell'Udinese Pozzo, la Società spagnola del Granada (Serie A).

La Link International Sports Limited che ha sede a Hong Kong è una controllata della Desport che a sua volta è controllata al 100% dalla Wuhan Double (oggi Wuhan Ddmc Culture), cui Jiang Lizhang, il nostro futuro Presidente, ha venduto la sua creatura Desport nel 2015 per 821 milioni di yuan, equivalenti a 123 milioni di dollari (a spanne 100 milioni di euro), mantenendo però un ruolo di primo piano nel management.

La Wuhan Double nell’aprile del 2015 ha assunto anche il controllo della Media Base Sport (Mbs), società fondata da Pere Guardiola, fratello di Mister Pep, che ha avuto un importante ruolo nel passaggio del Granada dai Pozzo alla Società cinese e che si occupa di assistere tanti campioni e tanti mister nel panorama calcistico europeo e mondiale (Andreas Iniesta e Luis Suarez)

La capo famiglia Whuan Double di mestiere non si occupa né di calcio né di sport, ma fonda il suo business sul commercio di minerali e sull’immobiliare, con la gestione di appartamenti per studenti. La società è quotata alla Borsa di Shanghai e, come riporta il Financial Times, la sua performance azionaria in un anno ha segnato un (invidiabile) +94%; In pratica, per farla breve, una Società che ha interessi in tutto il mondo, che vanta una grande solidità economica e che controlla una galassia di altre aziende. Un colosso!

Il Parma Calcio - Detto dei cinesi azienda, più scaviamo più ci danno garanzie, dobbiamo parlare anche di come si presentano al Parma Calcio e come andranno a sostituire le figure della “vecchia Società”.

Un “Parma Calcio 1913 srl” che adesso è controllato al 60% da  Nuovo Inizio srl (Società dei Seven Gold Men), al 30% dalla Link International Sports Limited (i cinesi) e al 10% da “Parma Partecipazioni” (azionariato popolare). I cinesi quindi, per entrare nel “Parma Calcio 1913 srl” hanno immesso 3 milioni di euro nel capitale Sociale acquisendone così il 30%.

DALLA VISURA CAMERALE DEL PARMA CALCIO 1913



Come si nota nessun altro aumento di capitale è stato fatto fino al 4 di novembre 2017  oltre i tre milioni di euro che son finiti nella casse del Parma Calcio 1913 e non in quelli di “Nuovo Inizio”. Tre milioni che logicamente e molto probabilmente son serviti per finanziare la nuova stagione o almeno i primi mesi della nuova stagione (si dice fino a dicembre).
Tutti gli altri milioni (8, 11, e anche 18!!!) di cui hanno parlato i media, imbeccati ad arte da qualcuno all'interno della Società Parma (chissà mai perchè lo han fatto!!!), nella visura camerale del Parma Calcio 1913 non ci sono.

Qualcuno che ne sa, ci ha detto: “manso, l'unico modo per far entrare soldi nel Parma Calcio 1913 sarebbe stato tramite un prestito Societario” o tramite una sponsorizzazione, ma se pensi che per acquisire l'altro 30%, come da accordi, ci volevano, a regola di briscola, altri tre milioni, pare strano che siano arrivati tanti milioni (8, 11, e anche 18!!!) senza prima acquisire appunto l'altro 30%.

Bho, nella nostra ignoranza, questi son misteri della fede! Anche se il solito tipo che ne sa, ci ha prima consigliato di abbandonare la strada della fede e poi ci ha indicato che la logica è logica e gli affari son affari se son logici. Se non son logici, per uno dei due non sono affari!

Vista da fuori, in questa operazione dei misteriosi e forse fantasiosi milioni, si legge poca logica e molta fantasia, perchè altrimenti si potrebbe pensare che i milioni son finiti nelle casse di Parma Nuovo Inizio, che non sono propriamente le casse del Parma calcio.
E scusate, ma questi cinesi, se guardiamo la descrizione fatta in questo articolo, tutto sembrano, tranne che degli sprovveduti compra “inciodedi”.

Se poi ci mettiamo che il Parma Calcio nel mercato estivo ha fatto le operazioni di acquisto con la formula “prestito con obbligo di riscatto”, possiamo avanzare, senza timidezza alcuna, che il sospetto del mancato arrivo dei milioni raccontati dai media, sia più di un sospetto.

La formula, “prestito con obbligo di riscatto”,  altro non è che una dichiarazione di “pagherò” o cambiale o gabola, perchè se fai un pagherò, qualche cosa vuol dire (non hai i soldi ma li avrai), poiché le Società che ti cedono il giocatore, mica son sceme o sprovvedute e gli interessi del pagherò te li fan pagare proprio tutti (di solito è il costo del prestito).

Parole e pensieri che però ora non ci riguardano più, perchè che gli euri cinesi (per l'altro 30%) siano arrivati a Parma, è un dato di fatto, che è stato annunciato ufficialmente dal Parma Calcio con un comunicato che forse però, è un po' troppo criptico nella parte che racconta i versamenti ("puntuali nei versamenti effettuati" che vuol dire tutto e niente, visto che la visura camerale parla proprio di due versamenti, 50.000 e 2.950.000)

Aspettiamo il futuro Presidente cinese e aspettiamo soprattutto di vedere come si comporteranno i Seven Gold Men di Nuovo Inizio srl, che come è logico pensare, dovranno prima "subire" l'altro aumento di capitale concordato (quello dell'altro 30% il 14/11), e poi quello ben più corposo e non concordato (sarà fatto secondo bisogno) che la  Link International Sports Limited dovrà fare l'anno prossimo quando dovrà mettere al coperto i debiti fatti con i pagherò (prestiti con obbligo di riscatto), la copertura della gestione (5/6 milioni come minimo) e (speriamo) i costi di un buon rafforzamento della rosa, oltre a quelli che serviranno nell' asta per acquistare Collecchiello.

E si, purtroppo per sapere cosa faranno e come lo faranno, dovremo solo che aspettare.

I “Seven Gold Men” per tutti noi tifosi e per la città, sono stati, sono e dovranno per sempre, essere una garanzia e non mi va, nemmeno per un attimo, di pensare che possano tutti mollare.

Fin dalla disputa con i Corrado, questo sito, li ha sempre considerati un' assicurazione per noi tifosi e nonostante qualche grossa pecca mediatica in qualcuno di loro e nonostante qualche immancabile errore dettato dall'inesperienza, nel complesso non si può che applaudire al loro operato.

Dalla Serie D alla Serie B in due anni! E nonostante qualche gatto pelato vivo (i 3+1 su tutto il pelo), la giovane storia del Parma Calcio sarà sempre legata al loro impegno passato, presente e futuro, dove per futuro si intende soprattutto la responsabilità della vendita ai gruppo cinese.

Qualcuno di loro abbandonerà (non ne vede l'ora!!), questo è certo, ma qualcuno rimarrà e a chi rimane dobbiamo chiedere di tenere gli occhi ben aperti sempre e comunque, perchè ormai a Parma, soprattutto noi vecchi tifosi, abbiam capito che senza sentinelle il pericolo è sempre dietro l'angolo. E noi che siamo Parma la grandeur, di brutte sorprese dietro gli angoli ne abbiam già trovate due!!  

E si, nonostante quello che pensano molti tifosi, magari a ragione, sul quanto grandi ci faranno i cinesi, ce ne sono tanti altri come me, che avrebbero preferito un Parma, magari più piccolo, ma a  misura di parmigiani (Seven Gold Men).

Un peccato che i potentati economici Pizzarotti e Barilla non abbiano voluto impegnarsi ancor di più nel Parma. Un peccato figlio di una promessa: “arriviamo in Serie B e poi cercheremo un compratore”. Detto fatto!

Sarà veramente un disimpegno di tutti? Se per Barilla le voci parlano appunto di imminente disimpegno, molti, noi compresi, pensano che Pizzarotti non mollerà la presa della sua quota di “Parma Nuovo Inizio”.

Ritirerà forse le quote di chi vuol andarsene?

Domanda davvero senza risposta per ora, ma Pietro Pizzarotti, oltre ad essere un grandissimo tifoso crociato (si dice sia stata mitica la sua rincorsa ad un arbitro nel tunnel del Tardini in Lega Pro), è anche l'amministratore del Parma Calcio 1913 insieme al futuro Presidente e quindi ricopre una carica importante che verosimilmente non cambierà nel nuovo consiglio direttivo del Parma alla cinese, visto che il 30% rimasto a Parma Nuovo Inizio, deve pur avere un controllore dei conti, ne più ne meno come lo hanno avuto i cinesi quando “erano” al 30%.

Luca Carra è il Direttore Generale e come risulta dalla Visura camerale è anche Consigliere e per lui non dovrebbero esserci problemi di sorta, poiché se Crespo sarà importante dal punto di vista tecnico, è altrettanto vero, che Carra è stato l'artefice di tutto quanto riguarda la gestione della Società (iniziative, sponsor, ecc ecc). Un parmigiano tanto parmigiano e che proprio per questo è tanto difficile da mollare, specialmente se sei cinese e vivi dall'altra parte del mondo.

Crespo? Per ora è vicepresidente e il suo compito è stato più che altro quello del cane da guardia, anche se qualche piedino tra le porte di Collecchio pare lo abbia infilato. I media lo hanno ignorato e non lo hanno mai tirato in ballo in nessun modo. In pratica il suo nome è sparito anche dalle più semplici riflessioni degli addetti ai lavori, tanto che qualcuno ha messo in giro la voce che il suo contratto con i cinesi è scaduto e che non verrà rinnovato. La visura camerale parla di Crespo con incarico da Amministratore (a tempo indeterminato) e Vice Presidente (fino alla revoca) e ci pare strano che dopo aver ricevuto tanta fiducia dai cinesi, possa essere defenestrato dopo solo sei mesi; o ne ha combinata un grossissima, o le voci arrivano dalle solite malelingue che a quanto ad invidia non sono seconde a nessuno.

Marco Ferrari nel giorno dell'addio alla vice presidenza, ha detto che rimarrà un Socio del Parma Calcio, e quindi, c'è da credere che non mollerà la sua quota in Parma Nuovo Inizio.

Gianpaolo Dallara, mi sa proprio che sia uno di quelli che non vedono l' ora di chiudere l'esperienza con il Calcio, anche perchè un conto è fare macchine da corsa (vincenti), un altro è capirne di calcio e un altro ancora è saper giocare a scopone. Ecco, lui negli ultimi due conti (calcio e scopone) è davvero negato!  

Degli alri Soci non abbiamo notizia, ma crediamo che non vogliano reggere il passo economico che imporranno i cinesi in Serie A.

E si, tutti dicono che come minimo i cinesi ci porteranno in Serie A!
Anch'io ci credo alla Serie A e calcisticamente parlando, la voglio al di sopra di ogni altra cosa.

Ma  quel “come minimo” mi spaventa un po'!

Ps: Parma Partecipazioni Calcistiche (l' azionariato popolare dei 500 euro) per cinque anni non dovrà sottostare agli aumenti di capitale; manterrà cioè sempre, l' odierno 10% di Parma Calcio 1913 srl, senza "subire" gli eventuali aumenti di capitale degli altri due Soci. Scaduti i cinque anni, anche loro dovranno partecipare agli aumenti di capitale se vorranno mantenere il 10%.

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