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SERIE B 2022 - 23

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Cosenza  Parma 1-0
Le Pagelle di Giuliano Bottoli
    
Chichizola s.v.: un tiro in porta un gol senza colpe.  
Del Prato 5: si limita a difendere senza nessuno aiuto in fase offensiva  
Valenti 4,5: chi la visto Marras lui no!  In diifesa sconcertante e nullo in avanti.
Estevez 5: incapace di imbastire una azione in attacco e male in contenimento; viene ammonito e quindi sostituito nella secona parte. Dal 46 Bernabè 6: l' unico positivo, colpisce una traversa a portiere battuto.  
Balogh 5: nella voragine della difesa non cambia tendenza. Dal 46° Zagaritis 5,5: mette un po di cattiveria e un po' di corsa sulla sinistra.  
Circati 4,5: si fa superare da Florenzi con facilità e questo errore lo condiziona per tutta la gara.  
Ansaldi 5: sia a destra che a sinistra non cambia; senza cross importanti per le punte. Dal 46° Sohm 5: l' innesto non cambia il volto alla gara.  
Juric 5: non riesce a frenare le avanzate di Florenzi e in avanti non conclude nessuna azione degna di nota. Dal 75° Bonny 5: mette un po di cattiveria agonistica e basta.  
Vazquez 5: non riesce a fare girare la squadra e quando prende palla è sommerso di falli; è poco difeso dall' arbitro e questo non è una scusa, fallisce anche il pareggio da buona posizione.  
Inglese 5: ormai non si riesce a capire l' involuzione del giocatore che era; inconsistente per tutta la gara.  
Benedyczak 4,5: praticamente negativo per tutta la gara. Dal 60° Charpentier 4,5 si è nascosto per tutti i minuti giocati.

Krause: Tale calcio tale vino
Krause: i bilé jen i so, e …..
Stadio: saranno due anni di B
Pecchia: vince il possesso ma perde la partita
Pecchia: a ghe da tirer fort all' incroz

ByManso – Cominciare da dove eravamo rimasti non è uno sport che ci appassiona, perché ormai son tre anni che questo è uno sport che termina sempre  con il massacro delle buone intenzioni.
Buone intenzioni condite con la speranza che qualcosa cambi e che soprattutto i gram i d'venton bo!  
Discorso vecchio questo, che è costata la panchina a tanti allenatori (nemmeno li contiamo più) e che ci lascia sempre con l' amarone in bocca!

Dall' Amarone al Barolo, il viaggio non è poi tanto distante, poiché  sempre di vini importanti si tratta.
Tanto per descrivere la sparmigianizzazione del Parma Calcio possiamo prender ad esempio quanto successo in settimana all' altro investimento della famiglia Krause, e lo facciamo con un articolo che credo non abbia bisogno di nessun commento; la Famiglia Vietti così ci racconta la separazione dall'investitore Krause: “È un capitolo che si chiude, un divorzio consensuale. Ma di certo non andiamo in pensione dal mondo del vino

Ecco appunto, netor "DIVORZO CONSENSUALE" (vi ricorda qualche dirigente del Parma?) e da col c'la pera, anca Vietti le pasé dalla casa come han fatto ormai quasi una decina tra dirigenti e allenatori... e ci fermiamo a questi, perché se ci mettiamo anche altri, la decina diventa un piccolo esercito.
E si, alora le propria un vizi col dal Presidente america'

Poi ognuno la può pensare come vuole, può cambiare idea, può dire che il vino non è il calcio, può dire che Krause al zuga con i so du bilé, può dire che se non ci fosse lui ci sarebbe la Serie D, può dire che tutto è da buttare tranne lui,  ma noi che ci siam sempre esposti nel bene e nel male raccontandola sempre giusta, o almeno raccontandola senza peli sulla lingua, da perfetti avvocati del diavolo, ora come ora ci verrebbe quasi quasi voglia di difenderlo 'sto facoltoso americano.
Ma con tutti gli sforzi possibili, l'impresa difensiva è una storia dell'impossibile se si guarda ai fatti e non ai soldi.
Alzi la mano chi non ha riso e preso in giro l' americano a cui Totò vendette la fontana di Trevi!  
A jo capì, a ghe fred e quindi a sti tut con al ma in sacosa!    

Dai, non c'è verso, si fa lo stadio e quindi si giocheranno due campionati in trasferta, e far la Serie A e mantenerla con dosent personi a vedor el partiti, non è sicuramente cosa priva di costi e quindi è logica imprenditoriale rimandare la risalita in A.
Molt mei fer ed la B!
E il mercato chiuso ieri ne è una conferma!

Sul capitolo gioco, a parte che ormai tutti giocano contro il Parma con palla avanti e indietro e poi lancio lungo, ce ne sarebbero molte altre da dire, poiché il Mister al me pera un tanté in confuzio!
Come abbiam detto più volte, ogni mister che è arrivato nell'era KK, ha sempre tentato di fare quel tiki taka che deve essere impresso più nella mente del Presidente che in quella dei mister che ha avuto, che se han continuato con il credo per cui son stati scelti, poi ci han sempre rimesso la panchina.
Ce la rimetterà anche Pecchia la panchina?
Il Mister cambierà il suo credo?
Costa le 'na squedra ed gram che non è governabile tatticamente.
La coperta, quella di cui da tre andiam cianciando, è sempre corta e da qualsiasi parti la si tiri, il risultato non cambia e quindi nemmeno la classifica cambia.

Sentir parlare Mister Pecchia della partita è impossibile, perché se la vedesse come le racconta in sala stampa, alora a sema roviné!  
Il suo Parma ha vinto quelle poche partite quando ha sfruttato quei due o tre ribaltamenti di fronte che sono una eresia per come di solito gioca (bala ai du a l'ora in tutte le zone del campo)e quando il possesso palla è stato ad appannaggio degli avversari.
Un ches? Mo lesa lì, dai!
Un merito però, Mister Pecchia indubbiamente ce l'ha, anche se predicare nel deserto è un' arte come è un' arte fare del buon Barolo.  
Il suo merito, come si è visto nella partita vittoriosa con il Perugia è quello di pretendere dai suoi tiri tesi agli incroci dei pali, perché o si segna così, o non si segna mai.
E però, nel deserto tecnico che c'è nei piedi dei giocatori, anche i proverbiali insegnamenti del Mister, mica van a buon fine se quei tiri tesi all' incrcocio dei pali riescono una volta nella vita e ti fan vincere solo con al sfighé Perugia.
Fiii la saris comda venzor tuti el partidi con di tir, di piede o di testa agli incroci dei pali.

Bhe però, se questa è la tattica del Parma di Pecchia, bhe alora a sema n'etra volta ruviné!

    


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