GENOA - PARMA 0-0
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Il Parma Rischia il Crollo, ma Suzuki fa l' Eroe
Una partita al cardiopalma per il Parma, che esce dal campo con un punto prezioso (0-0) dopo una battaglia intensa, giocata per gran parte del match in inferiorità numerica. L’eroe indiscusso della giornata è il portiere Suzuki, autore di un’uscita provvidenziale e, soprattutto, di un rigore parato nel finale, che ha sigillato un pareggio strappato con i denti.
La Cronaca
Il primo tempo ha visto il Parma contenere bene gli avversari, con la difesa (e Suzuki) praticamente inoperosa se si esclude un colpo di testa di Vitinha. La gara cambia radicalmente al 43' con l'espulsione di Ndiaye. Dopo un primo fallo che gli era costato il giallo (e su cui era stato graziato, evitando il rosso diretto per fallo da ultimo uomo), un intervento irruento successivo ha portato al secondo cartellino e al conseguente rosso, lasciando i crociati in dieci per quasi un'ora.
Nella ripresa, l'inferiorità numerica si fa sentire. La pressione avversaria si intensifica, e Suzuki sale in cattedra: prima si esalta su un paio di conclusioni, poi compie un miracolo d'istinto sul colpo di testa ravvicinato di Ekhator. L'episodio chiave arriva poco dopo: rigore concesso agli avversari, ma Suzuki ipnotizza Cornet e para il tiro dagli undici metri, mantenendo il pareggio e regalando al Parma un punto che vale oro per l'impegno profuso in dieci uomini.
Le Voci dagli Spogliatoi: Le Dichiarazioni dei Mister
Mister Cuesta (Parma):
“È un punto che prendiamo e teniamo stretto. Purtroppo, l’espulsione di Ndiaye ci ha complicato enormemente i piani. Non voglio commentare l'operato arbitrale, ma l'ingenuità del ragazzo è evidente. La reazione della squadra, però, è stata incredibile. Quando resti in dieci e subisci una pressione così forte, serve cuore e spirito di sacrificio, e i ragazzi lo hanno mostrato. Suzuki è stato straordinario, un vero eroe. Quella parata finale sul rigore non è solo un punto, è una spinta morale per tutto l’ambiente.”
Mister Vieira (Genoa):
“C’è tanta delusione, onestamente. Abbiamo giocato in superiorità numerica per un tempo intero, creato occasioni a non finire, e fallito un rigore. Il calcio è così. Dobbiamo fare i complimenti al portiere avversario, ma anche riconoscere che non siamo stati abbastanza cinici sotto porta. Dovevamo chiuderla, e non l’abbiamo fatto. Pazienza, ma dobbiamo crescere nella gestione di queste partite.”
La Rassegna Stampa: L'Impresa di Suzuki
Gazzetta di Parma:"Parma da Eroe! Suzuki para il Rigore e Salva il Fortino in Dieci." Il mattatore è il portiere, decisivo su Ekhator e monumentale dal dischetto. L'espulsione di Ndiaye complica tutto, ma la squadra dimostra carattere.
Corriere dello Sport: "Un Punto d’oro. Crociati in Dieci Respingono l'Assalto: la Prodezza di Suzuki è Decisiva." Non una prestazione tecnicamente brillante, con alcuni elementi sottotono (Bernabé, Pellegrino), ma lo spirito del gruppo ha prevalso sull’inferiorità numerica.
TuttoSport: "Pareggio con lode per il Parma, che trema ma non crolla. Ndiaye da incubo, Suzuki da Champions." Partita dai due pesi e due misure. L'ingenuità del difensore costa cara, ma la saracinesca del portiere ha messo il lucchetto al risultato. Ora testa alla prossima.
LE PAGELLE DI GIULIANO BOTTOLI
SUZUKI 8: Un primo tempo di ordinaria amministrazione, ma nella ripresa diventa un muro invalicabile. Si supera d’istinto sulla conclusione di Ekhator e, nel momento cruciale, ipnotizza Cornet parando il rigore. Eroe della giornata.
DEL PRATO 6: Solida prestazione difensiva. Ha saputo tenere a bada una fase offensiva avversaria pericolosa, dimostrandosi attento e prezioso anche nel dare consigli ai compagni.
CIRCATI 5: Pomeriggio difficile. Rientrato dagli impegni in Nazionale, appare fuori fase, commettendo tanti errori di posizionamento. Unica scusante è la stanchezza post-impegni, ma la prestazione è insufficiente.
NDIAYE 4: Serata da dimenticare. Troppo irruento e costantemente fuori tempo. Dopo essere stato graziato per un fallo da ultimo uomo (solo giallo), un altro intervento sconsiderato costa il secondo giallo e la conseguente espulsione. Peggio era difficile fare.
BRITSCHGI 6.5: Schierato sulla fascia sinistra a piede invertito, è una delle note positive. Non sbaglia quasi nulla, risultando attento e preciso negli appoggi. Il giallo è un’ingenuità per la giovane età (classe 2006), ma la sua prova è promossa.
ALMQVIST 6: Grande spirito di sacrificio sulla fascia destra, dove si è speso molto sia in copertura che provando a offendere. (dal 46’ Ordonez 5: Entrato con la squadra in inferiorità numerica, non è riuscito a incidere o a imbastire azioni degne di nota.
PELLEGRINO 5: Prestazione negativa e sotto tono. Non è riuscito a far salire la squadra e, una volta in dieci, si è limitato ad aiutare la difesa nel gioco aereo. (dal 86’ Djuric s.v.).
BERNABÈ 5: Resta in campo solo per il primo tempo, non riuscendo mai a combinare azioni pericolose. Pochi palloni giocabili, ma nei momenti chiave non si è proposto per ricevere. (dal 43’ Valenti 5.5: Rientrato da un infortunio, usa il fisico per arginare gli attaccanti avversari. Sufficienza sfiorata per l'impegno).
CUTRONE 5.5: Schierato sulla fascia, si è impegnato molto in fase di copertura, ma non è riuscito a rendersi pericoloso in avanti. (dal 78’ Sorensen s.v.).
ESTEVEZ 6: Insieme a Keita, è stato una diga in mezzo al campo. Ha tamponato e lottato su ogni pallone, garantendo quel filtro necessario una volta rimasti in inferiorità.
KEITA 6: Lavora instancabilmente e tampona in ogni zona del campo. Assieme a Estevez, forma un centrocampo roccioso e insuperabile nel momento del bisogno.
ByManso - Bho, se in Serie A, una squadra non riesce mai ad entrare nell'area avversaria e non tira mai in porta, qualche cosa vuol dire e se traduciamo il vuol dire, dobbiamo parlare di squadra infarcita di grami! Non c'è molto da dire, sulla prestazione, poiché la giustificazione dell'inferiorità numerica, vale solo per un tempo e vale però poco poco, perché di fronte al Parma c'era il Genoa che il suo comunque lo ha fatto per vincerla, ma che rimane che giocherà per salvarsi fino alla fine del campionato. Insoma..l'era al Genva, ve!
Insomma, la speranza ormai chiara a tutti coloro che hanno a cuore le sorti del Parma, è che si spera ci siano tre squadre più balorde o almeno, che a tre squadre giri tanto male da lasciar fuori dalle tre retrocesse i crociati. Per ora, se si guarda ai numeri e se si guardano le prestazioni delle avversarie di bassa lega, il Parma è sicuramente la peggiore anche se la classifica per ora non è da acqua alla gola.
Detto questo, però, se una cosa mi è piaciuta è la disposizione tattica che mister Cuesta ha dato alla squadra, squadra che ha tenuto il campo in maniera più che ordinata e che per lunghi tratti è riuscita a difendersi con la linea abbastanza alta. E si, si è vista la mano dell'allenatore in questi frangenti e questo di Cuesta è sicuramente un merito non da poco.
Poi, va bhe, il Genoa ci ha messo del suo a non capirci molto, ma si può ben dire che Cuesta è stato tatticamente superiore al mister del Genoa, che secondo me non ci ha capto davvero un cazzo.
Degli interpreti Crociati di questo fortunoso pareggio, ne parla Bottoli nelle sue pagelle, io son ancora schifato da quello che ho visto e preferisco quindi pensare che è il mio calcio che è diverso da quello di coloro che li hanno portati a Parma, 'sti interpreti!
Passare da giocatori di sostenuta velocità, anche se grami a giocatori che paiono soldatini di piombo e che non riescono a fare 50 metri palla al piede, vuol dire che nemmeno facciamo paura agli avversari. Dover rimpiangere Man, che nella sua confusione tecnica almeno l' uomo lo saltava e poi magari sbagliava il gol, è davvero tutto dire. Come è tutto dire che non era il solo che aveva in dote "lo strappo" cost tu cost.
Mihaila e Sohm, garantivano in certe situazione quel ribaltamento di fronte, che almeno poteva far paura agli avversari; ora come ora, invece, abbiamo un mediano schierato all'attacco (Cutrone) e uno stopper (Pellegrino) forte di testa, schierato a fianco del mediano (Cutrone).
E si, tra Bonny e Man e Pellegrino e Cutrone, forse qualcosina sulla tecnica ci sarebbe da ridire... ma per i soloni specializzati in monumenti di saliva, la colpa è solo degli arbitri, perché per questi gestori di ghiandole salivari (si spera a pagamento), il Parma che si è salvato all'ultima partita lo scorso anno era sicuramente meno forte di quello attuale... rido.
La morale della fola, è che si può dire che non c'è morale e non c'è neanche fola, c'è davanti a noi, solo un Parma che a Genova non ha mai fatto un tiro in porta. Il resto è FUFFA!
BYMANSO, AUDIO REGALINO AGLI SCIENZIATI
(fiii.. sa rid)
Per non farmi mancare niente dedico agli scienziati questo audio sentito alla mia prima entrata al Regio quando ero ancora un ragazzino e quando il Loggione del Regio di Parma era famoso in tutto il mondo per essere "Il Teatro Regio di Parma".