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PARMA - COMO  0-0


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Un Pari a Reti Bianche al Tardini con poche Emozioni
Finisce con un pareggio a reti inviolate, 0-0, la sfida del Tardini tra Parma e Como, valida per l'ottava giornata di Serie A. Un match teso e combattuto, caratterizzato dall'intensità in campo e da un'attenta tattica difensiva da parte di entrambe le formazioni, guidate dai tecnici spagnoli Carlos Cuesta e Cesc Fabregas, al loro primo scontro diretto nel massimo campionato italiano.
I ducali, schierati con un 3-4-2-1 da Cuesta, hanno mostrato una buona solidità difensiva, imbrigliando il gioco palla a terra degli avversari. La migliore occasione della prima frazione è stata per i crociati, con l'ex di turno Patrick Cutrone che al 14' ha colpito una clamorosa traversa con un colpo di testa. Il Parma si è reso pericoloso anche in chiusura di tempo con Bernabè e nella ripresa, quando un tiro di Del Prato è stato neutralizzato dal portiere ospite Butez.
Il Como (3-5-1-1), reduce dalla vittoria contro la Juventus, ha faticato a trovare spazi e si è affidato a tentativi dalla distanza e ripartenze. L'occasione più grande per i lariani è arrivata nel finale, al 95', quando Douvikas, imbeccato da Baturina, ha calciato alto da ottima posizione, sprecando la potenziale chance della beffa. La partita si è conclusa senza reti, con il Parma che porta a casa un punto prezioso in ottica salvezza e il Como che sale a 13 punti in classifica.

Rassegna Stampa
I principali quotidiani sportivi e le testate locali hanno concordato su una gara intensa ma povera di veri sussulti:
  • Quotidiano Sportivo: "Tra Parma e Como finisce con uno 0-0 senza emozioni. Chi si aspettava spettacolo è rimasto deluso, ne è uscito uno scialbo 0-0, con pochissime emozioni. Fabregas le prova tutte per scardinare la squadra emiliana: sostituzioni e cambio di modulo in corsa ma mosse e contromosse di Cuesta bloccano i lariani."
  • Italpress/Nonsolocalcio: "Nessun gol al Tardini, finisce 0-0 Parma-Como. Prestazione generosa della formazione di Cuesta, vicina al colpo grosso con Cutrone, fermato dalla traversa nel primo tempo, e Del Prato, murato da Butez nel finale. Undici di Fabregas particolarmente impreciso in fase di impostazione e rifinitura."
  • ComoZero: "Il Como non sfonda contro il Parma di Cuesta: al Tardini finisce 0-0. I crociati hanno imbrigliato gli uomini di Fabregas che non sono riusciti a sfondare e hanno faticato a creare qualcosa dalle parti di Suzuki."

Le Voci dei Mister
Le dichiarazioni dei due allenatori spagnoli nel post-partita hanno sottolineato l'equilibrio e l'atteggiamento delle rispettive squadre.
Carlos Cuesta (Allenatore Parma)
"La squadra ha dimostrato solidità e la voglia di lottare su ogni pallone. Certo, creare tante occasioni e non riuscire a segnare è doloroso, ma sono soddisfatto dell'atteggiamento dei ragazzi. Avevamo di fronte una squadra forte e abbiamo saputo limitarla, tenendo bene il campo. Cutrone? È stato sfortunato con la traversa, ha fatto una gara generosa con tanti ripiegamenti difensivi. Dobbiamo continuare su questa strada, mantenere la consapevolezza e la forza mentale dimostrate oggi."
Cesc Fabregas (Allenatore Como)
"Non siamo completamente soddisfatti del pareggio, volevamo vincere, ma portiamo a casa anche oggi cose positive. Il Parma oggi si stava giocando la vita e ha interpretato la partita con grande attenzione e aggressività, mettendoci in difficoltà nell'impostazione. Dobbiamo imparare a gestire meglio alcuni episodi. È vero, però, che non è possibile dominare ogni singola partita. Diao? Sono contento del suo rientro, ci darà una mano. Questa squadra è come una famiglia e la nostra ambizione è puntare sempre più in alto."


LE PAGELLE DI GIULIANO BOTTOLI
  • Suzuki 6: Inoperoso per tutta la gara, si impegna nella costruzione con lanci precisi in avanti.
  • Del Prato 6.5: Grande attenzione e precisione, anche in appoggio in avanti. Con un pizzico di fortuna una conclusione sotto porta poteva portare al vantaggio. Nemmeno l'inserimento di Diao lo mette in crisi.
  • Circati 6: La difesa a quattro (o a tre in certi frangenti) oggi ha esaltato i difensori. Lui sempre attento e sicuro negli anticipi.
  • Valenti 6: Una sola volta Morata riesce a concludere, e senza precisione. Per il resto, l'attaccante ha tante lamentele e poco altro.
  • Britschgi 5.5: Il suo attaccante, Kuhn, lo punta molte volte senza creare giocate importanti, ma con un po' di apprensione per lo svizzero.
  • Estevez 6.5: Assieme a Keita forma una diga importante davanti alla difesa. Limita Paz e in certi frangenti riesce a esprimere un buon gioco anche in avanti.
  • Bernabè 5.5: Schierato sulla fascia destra, si vede a disagio nei primi minuti ma cresce alla distanza con buoni recuperi difensivi e qualche buon suggerimento per il gioco avanzato. (dal 75° Hernani s.v.)
  • Keita 6.5: In mezzo al campo recupera palloni, vince contrasti individuali e appoggia con precisione: un motorino.
  • Pellegrino 5.5: Per il gioco in avanti nessuna conclusione degna di nota, ma meriterebbe qualcosa di più per l'impegno difensivo. (dal 75° Benedyczak s.v.)
  • Ordonez 5.5: Tanta solidità difensiva ma poco nella costruzione in avanti. Fa gridare gli spalti al gol che viene però annullato per fuorigioco. (Sorensen 5.5: tanta corsa e recuperi difensivi)
  • Cutrone 6: Gara speciale per l'ex Como: tanti ripiegamenti difensivi e l'unica vera occasione per passare in vantaggio, con un colpo di testa che si stampa sulla traversa. (dal 89° Djuric s.v.)

ByManso - Una partita da mezzo pisolino dopo un bel pranzetto domenicale a base di anolini e lessi vari, avrebbe giustificato la noia del calcio spagnolo messo in opera al Tardini da due mister che dovrebbero avere lo stesso credo calcistico. Purtroppo però, si è giocato sabato, quindi niente penichella del dopo anolini, ma solo noia sparsa per lunghissimi tratti della partita.
Detto della noia, c'è da dire che quello visto con il Como è stato il miglior Parma della stagione, per caparbietà e per spirito di sacrificio, ma anche per occasioni create e subite (tre contro una e mezza) e che poi questa tra Parma e Como sia stata la peggiore partita giocata in questo turno, non depone a favore di nessuno.
Non che le tre occasioni create dal Parma siano state frutto di chissà quale bel gioco, perché se la più clamorosa di queste occasioni, arriva da una rimessa laterale, vuol dire che c'è tutto tranne che quel gioco che i numerini tanto sbandierati dai giustificatori di mestiere son il nulla cosmico.
Un Parma che si è difeso per lunghi tratti anche dentro alla propria area, ha messo in mostra tutti i limiti del Como, che ha si tenuto palla, ma che non è stato quasi mai pericoloso, per la mancanza di spazi. La dura legge dei Tempi e degli Spazi! Se si restringono gli spazi si accorciano i tempi di esecuzione e quindi giocare diventa difficile per chiunque, anche per i più bravi.
Una filosofia calcistica che ti permette di mettere in difficoltà squadre dal tasso tecnico più elevato del tuo e che può portarti anche a sfruttare gli eventuali errori degli avversari che proiettandosi avanti ti lasciano quegli spazi che tu neghi loro.
L' A B C del calcio diremmo, ma un A B C che è stato bistrattato da tutte quelle mezze teorie del tiki taka di spagnola memoria e che piace tanto a quei soloni dei numerini  che ad ogni fine partita ci vogliono spiegare, usando proprio i numerini, come e perché una squadra ha vinto e l'altro ha perso. Poi che i gol o le azioni pericolose siano arrivate da contropiedi, da palle da fermo o addirittura da rimesse laterali, poco conta per loro, visto che se lo rimarcassero, non potrebbero portare il numerino al loro servizio.
Insomma, am son rot propria el bali a starli a sentire, perché sinceramente ormai fanno anche tanta pena a chi vede una partita giocata con il criterio del non prenderle mettendo dentro all'area il famoso autobus targato "D'Aversa" e per certi versi ritargato anche "Chivu", che ci ha permesso di mantenere la Serie A per alcuni anni.
Per ora quindi, ben venga il parcheggio dell'autobus, perché vedendo anche le altre partite, am sa che a sema tecnicament i pu gram dal ciop!
La classifica per ora non piange troppo, ma che dietro ci siano quattro squadre che non hanno ancora vinto una partita, non è sicuramente un bel viatico, perché prima o po, vuna i la porteran a ca, e in questo turno, alcune ci son andate vicine ve!
Ecco appunto!

BYMANSO, AUDIO REGALINO AGLI SCIENZIATI
(fiii.. sa rid)
Per non farmi mancare niente dedico agli scienziati questo audio sentito alla mia prima entrata al Regio quando ero ancora un ragazzino e quando il Loggione del Regio di Parma era famoso in tutto il mondo per essere "Il Teatro Regio di Parma".
  
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